Lessico: Tabacco non fermentato

Tabacco non fermentato – Tabacco allo stato grezzo

Il tabacco non fermentato è tabacco che, dopo l’essiccazione, non ha subito il consueto processo di fermentazione. Mentre il tabacco fermentato viene ammorbidito, aromatizzato e liberato dalle sostanze indesiderate attraverso processi microbiologici, il tabacco non fermentato conserva in gran parte la sua struttura naturale, il suo colore e il suo contenuto di nicotina.

Questa forma di tabacco viene utilizzata principalmente in settori in cui è richiesto un gusto particolarmente autentico o intenso, come ad esempio in alcuni tabacchi per narghilè, miscele tradizionali per pipe o prodotti speciali da masticare. Il tabacco non fermentato trova anche un uso sporadico nella produzione di sigarette naturali, ovvero sigarette senza additivi.

Una differenza fondamentale risiede nel gusto: il tabacco non fermentato ha spesso un aroma più pungente e “verde”, può risultare leggermente acre ed è meno adatto ai principianti. Il contenuto di nicotina può sembrare più elevato, poiché non è stato sottoposto ad alcun trattamento di levigatura.

Poiché il tabacco fermentato diventa generalmente più delicato, aromatico e più combustibile grazie alla fermentazione, il tabacco non fermentato rappresenta un’eccezione e viene utilizzato principalmente per soddisfare le esigenze di determinati consumatori che desiderano un prodotto naturale o un effetto forte. Anche la legge richiede una particolare trasparenza nell’etichettatura di tali prodotti, ad esempio per quanto riguarda gli ingredienti e le possibili sostanze irritanti.

Questa voce è stata pubblicata in T, U e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink da questo inserimento nel lessico.